Il cittadino sprovvisto del codice fiscale può richiederlo a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate.
Nella richiesta di attribuzione vanno indicate correttamente le generalità anagrafiche e il domicilio fiscale, presso il quale verrà recapitata la tessera con l’indicazione del codice fiscale attribuito.
Insieme alla richiesta, il cittadino italiano o appartenente a uno Stato dell’Unione europea deve esibire un documento di riconoscimento in corso di validità. Per i minori, la richiesta viene presentata dal genitore che esibisce il proprio documento d’identità.
NOVITA': Dal 5 marzo 2025, l’Agenzia delle Entrate ha attivato un nuovo servizio digitale che permette ai genitori o ai loro rappresentanti legali di richiedere l’attribuzione del codice fiscale per i neonati.
Questo servizio è disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate ed è stato introdotto in seguito al provvedimento del 5 marzo 2025 che dà attuazione alle disposizioni di rafforzamento dei servizi digitali, previste dal D.Lgs. n.1/2024.
Per situazioni urgenti come l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, i genitori possono ora richiederlo direttamente online, senza dover attendere il rilascio comunale, mediante la presentazione del modello AA4/8 (domanda di attribuzione codice fiscale, comunicazione variazione dati e richiesta tesserino/duplicato tessera sanitaria da parte delle persone fisiche).
Finora, infatti, il codice fiscale veniva attribuito ai neonati solo durante l’iscrizione ai registri ANPR da parte del Comune, attraverso il collegamento telematico con il sistema informativo dell’Anagrafe tributaria.
Il nuovo servizio permette ai genitori o rappresentanti legali di inoltrare la richiesta attraverso il sito web, semplificando e velocizzando l’ottenimento del certificato di attribuzione del codice fiscale che, una volta completata l’istruttoria, sarà reso disponibile online.Il cittadino proveniente da un Paese extra Ue esibisce, in alternativa:
- il passaporto valido, con relativo visto (quando prescritto), o altro documento riconosciuto dalle autorità italiane;
- l’attestazione di identità rilasciata dalla rappresentanza diplomatica o consolare in Italia del Paese di appartenenza (con relativa foto dell’interessato);
- il permesso di soggiorno valido;
- la carta d’identità rilasciata dal comune di residenza